La banca ha fatto firmare un contratto in EURO indicando SOLO sotto il paragrafo degli INTERESSI che questo mutuo aveva come tasso di interesse il LIBOR, senza indicare che ciò significava accollarsi un mutuo in valuta estera.
Per il mutuatario questo mutuo, rispetto agli altri sul mercato all’epoca della stipula, presentava il vantaggio di avere una rata più "più abbordabile” in quanto il tasso Libor era più basso rispetto EURIBOR… Peccato che per avere un respiro mensile, le famiglie si siano trovate in mano un rischio occulto dovuto anche alla variabilità del CHF.
La banca ha confuso il mutuatario grazie anche a comunicazioni con valori in LIRE. Il controvalore in CHF non compare mai in nessun punto del contratto e/o nelle comunicazioni pre e post contrattuali.
Nonostante le rate mensili più economiche, il mutuo non è mai stato favorevole al mutuatario perché nascondeva in pancia una variabilità di tipo FOREX basato sull'andamento del Franco Svizzero, NON SOLO SULLA PARTE DEGLI INTERESSI, ma bensì anche sulla parte del CAPITALE!
La banca ci ha trasformato di fatto in investitori di borsa, anche persone semplici come casalinghe o operai, la cui propensione al rischio è bassa o nulla, né tantomeno hanno una conoscenza economica finanziaria tale da capire appieno cosa si stava sottoscrivendo.
La posizione della banca è aggravata dal fatto che in tutti i casi da noi analizzati la banca NON ha fornito nessun prospetto informativo, non ha illustrato nessun il rischio connesso, né tantomeno una previsione con scenari positivi, neutri e negativi.